La Consulta Regionale Lombarda degli Ordini degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori – Consulta AL – unitamente agli Ordini APPC di Cremona e Lodi, propone alla Regione Lombardia dei provvediementi per far pronte a questo drammatico momento.
Egr.
Presidente Regione Lombardia, Attilio Fontana
Assessore Territorio e Protezione Civile, Pietro Foroni
Direttore Roberto Laffi
Assessore Sviluppo economico, Alessandro Mattinzoli
Direttore Paolo Mora
Assessore Enti Locali, Montagna e Piccoli Comuni,
Massimo Sertori Direttore Luca Dainotti
Loro Sedi
Milano, 09 aprile 2020
La Consulta Regionale Lombarda degli Ordini degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori – Consulta AL – unitamente agli Ordini APPC di Cremona e Lodi, esprime alla Regione Lombardia la più ampia comprensione degli sforzi effettuati dall’Ente in questo momento drammatico e offre la disponibilità dei circa trentamila professionisti affiliati quali interlocutori affidabili e competenti, al fine di trasmettere le loro conoscenze tecniche per un immediato rilancio della progettazione edilizia e architettonica e della pianificazione urbanistica, anche su nuove basi, tenendo conto delle fragilità che questo evento ha messo in dura evidenza.1
Il ruolo degli Ordini professionali vuole essere utilmente “formativo” per quegli Enti Locali che richiedano assistenza, con un impegno diretto personale che vuole essere un investimento sul territorio in termini di credibilità ed efficienza per un futuro migliore
La Consulta AL ritiene che si debba provvedere con urgenza:
- ad un forte impegno di risorse pubbliche per il riassetto dei servizi pubblici e privati e per il riassetto infrastrutturale;
- al coinvolgimento dell’imprenditoria privata e dei gruppi di investimento che dispongono di grandi risorse per convincerli ad investire con profitto in servizi ed in opere pubbliche infrastrutturali attraverso forme di compartecipazione e di concertazione;
- a sfruttare tutte le capacità professionali e imprenditoriali per acquisire i finanziamenti statali e comunitari, che non devono rimanere inutilizzati come già accaduto, per creare lavoro subito;
In particolare si propongono i seguenti provvedimenti immediati:
- Emergenza economica. AZIONI IMMEDIATE da porre in essere al 15 aprile 2020.
- È necessario stabilire le modalità per consentire ai professionisti di poter svolgere le proprie attività anche quando trattasi di verifiche di campo e/o sopralluoghi propedeutici a progetti, piani o a semplice attività connessa a specifiche ricerche.2
In particolare:
- Sostegno economico o convenzione con strutture mediche/laboratori per sottoporsi privatamente ad analisi del sangue, o di altri campioni biologici, per permette di sapere se si è contratto o meno il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2) e sviluppato anticorpi, per poi ottenere il rilascio di un “Certificato di sana operatività”, che permetta ai professionisti e operatori comunali un’interfaccia “sicura” con gli utenti. Questo non solo per far ripartire le attività economiche in genere ma anche il mondo del turismo e ricettività, tutte collegate al nostro mondo della libera professione (architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori).
- Stabilire le modalità di lavoro in sicurezza per gli operatori dei/nei cantieri (utilizzo di DPI, scaglionamento del personale evitando addensamenti, ecc.), sotto la guida dei coordinatori della sicurezza. Sono da garantire agli operatori tutti i servizi necessari (trasporto sul luogo di lavoro in sicurezza, consumo pasti in sicurezza, apertura degli esercizi di vendita del materiale edile, presenza di servizi igienici e/o spogliatoi e per l’eventuale igienizzazione degli ambienti e degli operatori, ecc.).
- Mantenere la normale attività degli Uffici Tecnici Comunali/Commissioni Paesaggio Comunali e del rilascio delle pratiche edilizie e paesaggistiche. Esenzione dai diritti di segreteria e della marca da bollo (se impossibile pagamento online) per la presentazione delle pratiche.
- Incentivazione da parte della Regione Lombardia ai piccoli Comuni per dotarsi di PC, portatili e connessione web veloce per poter attivare:
- Presentazione solo telematica delle pratiche edilizie e paesaggistiche, attraverso il portale comunale, attivando anche una sezione paesaggistica dedicata. Per i Comuni non dotati di proprio portale per la presentazione telematica delle pratiche edilizie, obbligo di accettazione delle pratiche inviate via PEC, con procura speciale e su modulistica unificata firmata digitalmente.
- Svolgimento delle Commissione Paesaggio in video conferenza, come già amministrazioni stanno facendo, ai sensi del p.to 4 della Direttiva n.2/2020 del 12.03.2020 a firma del Ministro per la Pubblica Amministrazione con la quale vengono fornite ulteriori indicazioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 nelle Pubbliche Amministrazioni di cui all’art 1, comma 2 del D.Lgs.165/01, verbalizzate a mezzo di firma digitale da parte di tutti i componenti della commissione.
- Convocazione e rilascio del parere di Commissione non superiore ai 15 giorni dalla data di svolgimento della stessa.
- Coordinamento con le Soprintendenze della Lombardia per snellire, anche attraverso una circolare o un documento comune, le modalità di rilascio delle pratiche finite in silenzio assenso ma “bloccate” dalla sospensione dei termini dei procedimenti in base all’art. 103 comma 1) del D.L. 18/2020, che ad oggi potranno essere rilasciate, eventualmente anche nelle forme del silenzio significativo, nei termini procedimentali di legge da calcolarsi tenendo conto della sospensione di cui al citato art. 103 D.L. 18/2020. La Consulta AL si impegna a fare da tramite tra Soprintendenze e Regione, ove necessario.
- incontri, previo appuntamento da fissare solo con sistema telematico o a mezzo mail, con Uffici tecnici comunali, provinciali, regionali, ministeriali.
- Sospensione temporanea per tutte le pratiche non inerenti a nuova edificazione fino al 31.12.2020 degli obblighi di cui al RR 7/2017 sull’invarianza idraulica, per agevolare economicamente gli utenti e snellire la procedura di rilascio dei titoli edilizi.
- Svolgimento delle Commissione Paesaggio in video conferenza, come già amministrazioni stanno facendo, ai sensi del p.to 4 della Direttiva n.2/2020 del 12.03.2020 a firma del Ministro per la Pubblica Amministrazione con la quale vengono fornite ulteriori indicazioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 nelle Pubbliche Amministrazioni di cui all’art 1, comma 2 del D.Lgs.165/01, verbalizzate a mezzo di firma digitale da parte di tutti i componenti della commissione.
- Svolgimento solo per via telematica (videoconferenza) delle procedure di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), Sportello Unico delle attività Produttive (SUAP), incontri per Varianti PGT Piani di Governo del Territorio e riduzione sostanziale dei tempi delle procedure di VAS cui al testo coordinato Dgr 761/2010, Dgr 10971/2009 e Dgr 6420/2007. Possibilità di equiparazione per 12 mesi delle procedure di VAS con quelle di “Assoggettabilità alla VAS – Esclusione”. La tempistica dovrà permettere di ottenere i pareri dei vari enti anche attraverso il silenzio/assenso. Massima semplificazione delle procedure di pubblicazione sul BURL delle varianti urbanistiche.
- Consolidamento dell’utilizzo dei sistemi di video conferenza anche nella normale gestione delle attività della Commissione del Paesaggio per consentire ai professionisti di collegarsi on-line con la Commissione e illustrare brevemente i progetti prima dell’esame della stessa in modo di fugare ogni dubbio al progettista che la Commissione non abbia compreso appieno le ragioni e i motivi del progetto.
- Proroga, la più breve possibile, di:
- validità dei provvedimenti in atto (convenzioni, permessi di costruire, SCIA, ecc.) per un arco temporale necessario (tipo decreto del fare Legge n.98/2013);
- dei termini di adempimento dei Comuni relativi alla Rigenerazione Urbana con scadenza giugno 2020, con l’impegno a intervenire in modo incisivo verso le amministrazioni che vogliono porre limiti soprattutto agli interventi su aree dismesse.
- Monitoraggio dell’effettiva applicazione dell’art. 32.3-bis LRL 12/05 che prevede la possibilità di “richiedere allo sportello unico per l’edilizia indicazioni e chiarimenti preliminari all’eventuale presentazione formale di istanze, segnalazioni o comunicazioni riguardo, in particolare, alla conformità delle stesse con i vigenti strumenti di pianificazione paesistica, territoriale e urbanistica, nonché con la normativa igienico-sanitaria e con la restante normativa applicabile“ con obbligatoria risposta da parte del SUE entro 30 giorni.)3.
- Attivazione da parte di Regione Lombardia, insieme agli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti, Conservatori e alle altre figure professionali tecniche, di una campagna di comunicazione e divulgazione verso i cittadini e gli operatori economici delle attività di cui sopra, al fine di far ripartire in modo snello e in sicurezza il comparto edilizio-territoriale.
- Emergenza economica. AZIONI STRUTTURALI da porre in essere entro il 15 luglio 2020
Ritenendo che la Regione con l’emanazione della L.R. 18/19 abbia cominciato ad attivare importanti processi di miglioramento delle procedure si chiede che la Regione metta in atto concreti provvedimenti e misure per:
- Completare con la massima urgenza la stesura del regolamento unico per l’edilizia anche in materia sanitaria in modo da non dover più sottoporre i progetti a parere dell’ATS, questo sempre nell’ottica che se una normativa è chiara e uguale per tutta la Regione Lombardia i tempi di realizzazione e predisposizione di progetti saranno sicuramente più rapidi.
- Aprire un tavolo di lavoro con Soprintendenze, Città metropolitana e Province per creare Commissioni per il Paesaggio ed Uffici per l’istruttoria consociati. Si ritiene importante che la Regione in accordo con Soprintendenze, Città metropolitana e Province, individui unità territoriali con caratteristiche di omogeneità ambientale e paesaggistica per poi generare a livello territoriale consorzi per l’istituzione di Commissioni del Paesaggio e uffici per l’istruttoria, senza che questo possa essere modificato ad ogni turno elettorale comunale.4 Va rivista la normativa riguardante i compensi dei partecipanti alle commissioni sul modello delle commissioni sismiche.
- Attivare nuove procedure istruttorie e di valutazione delle pratiche urbanistiche attuative ed edilizie volte all’efficienza delle procedure e alla riduzione dei tempi di autorizzazione, tramite l’informatizzazione e la semplificazione delle procedure da svolgere in tempi certi in collaborazione con i professionisti.5
- Agevolare economicamente e tecnicamente la creazione di database topografici aggiornati costantemente con il mutamento dei sistemi socio-economici territoriali e quindi agevolare la formazione di carte del territorio puntuali e molto dettagliate e con esse inventariare le reali necessità degli abitanti e delle unità produttive locali per indirizzare concretamente e realisticamente i processi rigenerativi dei tessuti urbani e dei paesaggi;
3 Le prospettive post emergenza
In generale la presente emergenza ci induce a riflettere sulle prospettive di medio periodo:
- al ripensamento dell’insieme dei piani, dei progetti, delle realizzazioni e delle operazioni di qualsiasi tipo, perseguendo l’obiettivo primario di tutela, valorizzazione e sviluppo sostenibile dell’ambiente e (non dimentichiamo mai le risultanze del nostro operare) del paesaggio moderno e contemporaneo che lasceremo come eredità e patrimonio delle generazioni future;
- alla riforma dei modi e i tempi del governo del territorio, della programmazione economica e della pianificazione territoriale e urbanistica, che non può essere demandata ad interventi sparsi, sconnessi, parziali e non contestualizzati, come ad esempio quelli proposti dalla recente attività legislativa regionale;
- ad una profonda revisione dei sistemi amministrativi e decisionali per definire gli obiettivi comuni e porre in atto le azioni necessarie all’attuazione del governo del territorio in chiave sostenibile, ad esempio istituendo livelli pianificatori intermedi, comprensoriali, al posto della attuale frammentazione comunale locale;
- al ripensamento degli spazi pubblici e di aggregazione, nel loro senso fisico e formale, nonché l’intero sistema delle reti infrastrutturali, della mobilità, delle comunicazioni, ragionando sulle ricadute sociali e ambientali, attuali e future; temi questi in gran parte abbandonati dall’azione pubblica e lasciati all’iniziativa ormai quasi esclusiva dei soggetti privati;
- alla rigenerazione dell’architettura stessa, nel senso più ampio del termine (architettura del territorio, architettura della città, architettura degli spazi e degli edifici, architettura degli oggetti), riflettendo su un nuovo migliore rapporto estetico, funzionale e strutturale, tra cultura (dell’uomo) e natura (dell’ambiente).
La Consulta Regionale Lombarda degli Ordini degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, è disponibile ad offrire collaborazione e stimolo tecnico all’Ente Regione in tutti i campi di sua specifica competenza in collaborazione con la rete delle altre professioni tecniche complementari.
Cordiali saluti
A seguire il testo della lettera ed in fondo pagina il pdf scaricabile.