Il volume si impernia sulla domanda: quanto il sentimento religioso dell’uomo ha contribuito a modellare il paesaggio che oggi viviamo?
La fisicità del paesaggio si impone per la sua bellezza o per l’importanza delle opere che l’uomo ha realizzato per assolvere alle sue necessità materiali: nutrirsi, ripararsi, difendersi dalle violenze naturali e dell’uomo stesso.
Tuttavia, vi è una componente simbolica profonda, legata al senso del sacro, con cui l’uomo ha definito luoghi, strutture urbane, percorsi che modellano il paesaggio e che non viene immediatamente percepita.
Ecco allora la domanda proposta. Una domanda che richiede, per tracciare una risposta, la disponibilità a incamminarsi per strade non scontate, anche impervie, aperte verso ulteriori ricerche e sulle quali devono incontrarsi studi di diversa matrice formativa. Motivi spirituali, storici, politici, culturali si intrecciano nel millenario formarsi del paesaggio sacro.
Mantova viene assunta come caso emblematico. La dimensione del sacro apre una chiave di lettura del formarsi della città di Mantova, che integra il sapere storico consolidato e avvia a nuove ricerche. Con un’ottica complementare alla consueta, si può percepire come la presenza della reliquia del Preziosissimo Sangue sia stata importante anche per il distribuirsi delle vie, degli edifici, delle attività e dei commerci.
Ne discuterà il 13 marzo alle ore 17,30 il prof. Carlo Maria Tosco, introdotto dal prof. Arturo Calzona e dal prof. Federico Bucci.