Grande commozione anche da parte dell’Ordine degli Architetti, P., P. e C. della provincia di Mantova, che ha dedicato un lungo ricordo al Prof. Arch. Federico Bucci. Un collega di grande valore “per gli sforzi continui che ha fatto in tutti questi anni per la sensibilizzazione e apertura culturale architettonica della città di Mantova”, dice il Presidente Cristiano Guernieri. Un “rapporto di fiducia” che “ha creato un sodalizio di crescita comune” come nel caso dell’esperienza decennale di MantovArchitettura. Guernieri ricorda le parole di Bucci a proposito dell’edizione 2023: “L’obiettivo di MantovArchitettura 2023 è di proporre una cultura architettonica diffusa che sappia parlare alle giovani generazioni dei problemi che riguardano il mestiere dell’architetto, la sostenibilità ambientale, la desertificazione dei centri storici, la cura dei beni monumentali e del patrimonio edilizio, le condizioni delle periferie urbane, la sicurezza delle infrastrutture, la bellezza dei paesaggi e, in generale, la resistenza che dobbiamo opporre verso chi considera il territorio in cui viviamo una risorsa da consumare fino all’esaurimento”. “Del professor Bucci – osserva ancora Guernieri – si vorrebbe evidenziare una ricerca continua di una dimensione internazionale della facoltà di architettura e aperta a nuovi approcci multidisciplinari , dove la nostra città dovrebbe farne tesoro; una strada incisa con il tempo e instaurata a tutti i livelli istituzionali. Personalmente con Bucci il rapporto è sempre stato diretto, intenso e dialettico sui temi attuali e sui progetti futuri sul territorio […] L’ultimo progetto in comune con l’Ordine, in fase di elaborazione in questo periodo, riguardava proprio un nuovo approccio formativo universitario all’interno del Politecnico di Milano Polo Territoriale di Mantova, ossia l’ambizione innovativa di sovrapporre la formazione didattica con l’esperienza professionale all’interno del ciclo di studio; non a caso l’argomento principale di quest’anno di MantovArchitettura era proprio il “mestiere dell’architetto” . Tutti i componenti del Consiglio dell’Ordine e gli stessi colleghi vorrebbero portare avanti le esperienze culturali ormai collaudate in tutto questo tempo nella nostra città con il Politecnico, perché fermarsi qui ora vorrebbe dire rinunciare al testimone lasciato a tutti noi dal professor Bucci”.
Foto di Giuseppe Gradella